Il Quartiere Pigneto a Roma: una passeggiata tra i luoghi amati e vissuti da Pier Paolo Pasolini

Roma e Pier Paolo Pasolini, un binomio fortissimo tra l’indimenticato intellettuale, regista, sceneggiatore, giornalista che ha plasmato la cultura e la società degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso e la città eterna che lo ha accolto come un figlio e in cui purtroppo ha trovato una morte traumatica e prematura.

Scoprite insieme a noi questi luoghi con il nostro Tour a Piedi.

Il Pigneto nei film di Pasolini

Se esiste un luogo a Roma che ha saputo raccogliere al meglio la memoria dello scrittore bolognese quello è senza alcun dubbio la zona est di Roma,  in special modo il quartiere del Pigneto, luogo amatissimo da Pasolini, che qui ha voluto girare molte scene del suo celebre film “Accattone” del 1961, in cui si racconta la vita del protagonista, Accattone appunto, che vive di espedienti, tra la sua casa e il bar in cui si raduna con gli amici.

Oggi naturalmente, a differenza di 50 anni fa, il quartiere ha perso quel degrado e quella autenticità che lo contraddistingueva negli anni ’60, a favore di una riqualificazione urbana che lo ha reso meta di romani e turisti con la sua movida e le sue casette basse.

Street Art nel quartiere Pigneto

Nonostante questo cambiamento socio-culturale, è attraverso la street art che al Pigneto si è voluto raccontare la vita professionale e non di Pier Paolo Pasolini.
Il walking tour guidato parte da via Fanfulla da Lodi e dallo storico bar Necci 1924, in cui ci si imbatterà nel murales “L’occhio è l’unico che può accorgersi della bellezza”, opera dell’artista Maupal, che rappresenta lo sguardo penetrante di Pier Paolo Pasolini che osserva i passanti da un palazzo. Poco distante ci si imbatte nel volto dell’artista coperto da una maschera blu con scritto “io so i nomi”, opera di Omino 71.

Allontanandosi dal Pigneto e dirigendosi verso l’altrettanto popolare quartiere di Torpignattara si potrà ammirare il murale più grande dedicato a Pasolini, realizzato sul muro di una scuola. L’ultima sosta prevede invece l’arrivo presso il murale “Hostia”, opera di Nicola Verlato; sempre dedicato a Pasolini, rappresenta il poeta che precipita su un isola dove ci sono la madre, Petrarca e il poeta Erza Pound. Un’opera di grande impatto emotivo e artisitco, che è stata definita “la Cappella Sistina di Torpignattara”.

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