Panettoni, pandori, torroni sono senza dubbio i dolci più conosciuti e apprezzati da grandi e piccini durante le feste natalizie. Accanto a questi cibi della tradizione italiana ce ne sono però tanti altri meno noti al grande pubblico ma non per questo meno appetitosi e gustosi.
La Tradizionale Forma Solare del Pangiallo: Un Simbolo di Buon Augurio
Uno di questi è il pangiallo romano, un dolce tipico del Natale dalle origini antichissime. Questo piatto, che risale addirittura alla Roma imperiale, si era soliti prepararlo il giorno del sostizio d’inverno, come buono auspicio per il ritorno del caldo e delle giornate di sole. E’ per tale ragione che la forma del pangiallo ricorda quella del sole.
Come per tante altre prelibatezze della cucina nostrana, anche il Pangiallo romano nel corso degli anni ha subito leggere variazioni sia nella preparazione che negli ingredienti. Una delle varianti più note è il panpepato, assai diffuso in Umbria e in Toscana. Una cosa però è rimasta invariata: la crosta dal colore giallo.
Ricetta Tradizionale del Pangiallo Romano: Passo per Passo
Ma come si prepara questo antico dolce della tradizione natalizia italiana?
Innanzitutto è necessario scaldare in un pentolino il miele unendolo alla buccia d’arancia e di un limone. Nel frattempo si mette l’uva passa a bagno per 30 minuti.
Il secondo step prevede il taglio della frutta secca a cui si aggiungeranno canditi, l’uva passa strizzata e il cioccolato tritato. Si aggiunge infine il miele e si mescola.
Come ultimo step si unisce la farina in modo che il composto diventi compatto.
Si divide poi il composto in quattro, adagiando i panetti su una placca da forno e si lascia riposare per un paio d’ore, per poi informare a 180° il tutto per 40 minuti. A parte si prepara la glassa mettendo a scaldare la farina, l’olio e qualche pistillo di zafferano sciolto in un po’ di acqua.
Si termina il tutto spennellando la glassa sul pangiallo e il gioco è fatto!
Buon appetito e buone Feste!