Ponte Nomentano: uno dei pochi ponti pedonali di Roma

La città eterna non è attraversata solamente dal “biondo” Tevere, terzo fiume più lungo d’Italia, presente in tantissime foto e cartoline-ricordo di Roma.
Nel quadrante nord-est della capitale infatti la città è attraversata dall’Aniene, secondo maggior affluente del Tevere dopo il Nera; più nello specifico i quartieri Nomentano e Montesacro sono lambiti da questo fiume.
Per attraversarlo, nel punto in cui la via Nomentana superava l’Aniene al confine con l’adiacente Montesacro, nel pieno della Repubblica romana, tra il 509 a.C. e il 27 a.C., venne eretto un ponte che potesse collegare le due sponde soprattutto per permettere il transito di mandrie e greggi impegnate nella transumanza da e verso Roma.

La storia del Ponte Nomentano


A partire dalla data della sua costruzione questa opera architettonica subì una serie di modifiche e ricostruzioni a causa delle piene del fiume e di guerre che si sono succedute nelle varie epoche storiche. Il ponte infatti, a partire dal Medioevo, rappresentava un importante avamposto militare in quanto era uno dei pochi accessi a Roma per chi veniva da nord.
Per tutte queste ragioni il ponte Nomentano oggi presenta una notevole varietà di materiali, stili e tecniche costruttive che abbraccia un ampio arco cronologico, dall’età antica a quella medievale e moderna.

Il Ponte Nomentano oggi

Oggi il ponte collega le zone urbanistiche di Monte Sacro e di Sacco Pastore nel III Municipio, ed è uno dei pochi ponti pedonali di Roma, tra cui annoveriamo Ponte Milvio e Ponte Sisto. Non fu sempre un tragitto esclusivamente pedonale però: è infatti del 1997 la scelta di chiuderlo al traffico automobilistico, nel timore di arrecare lesioni alla struttura del ponte stesso.

Ma come si presenta attualmente questo ponte che porta con sé secoli e secoli di storia?
Largo 7,35 m, lungo 60 m., ad arcata unica di 15,1 metri, oggi è visibile un grande arco in travertino a sesto ribassato, sormontato da una fortificazione merlata e due archetti di rampa laterali su entrambi i versanti, unite da due muri con ballatoi merlati sorretti da mensole in travertino, nei quali si aprono due grandi finestroni ad arco su entrambi i lati. La struttura odierna è il frutto di interventi avvenuti in epoca medievale e anche durante il papato di Adriano I e di Niccolò V.
Recentemente a cura dell’Amministrazione Comunale è stato eseguito un intervento di consolidamento e di restauro conservativo di tutto il ponte.

Secondo una tradizione locale qui su questo ponte si incontrarono nell’800 Carlo Magno e Leone III.

Se sei interessato ad una Visita guidata di Roma potete contattarci e saremo felici di organizzare un Tour su misura per voi.

×