Il Maam: una realtà culturale unica nel suo genere
Roma non è solo storia e arte, ma anche avanguardia, cultura e attenzione alle tematiche sociali. Il Maam, fondato nel 2012 dal collettivo artistico e culturale Autostrada Biennale, si trova all’interno della ex-fabbrica Italsider di Roma, un’area di circa 50.000 metri quadri abbandonata dalle istituzioni e dalla società civile.
Il Maam: dare voce e visibilità all’altro e all’altrove
Il Maam ha l’obiettivo di rappresentare la cultura dell’altro e dell’altrove, ovvero di dare voce e visibilità a quelle realtà sociali, culturali ed etniche spesso ignorate o marginalizzate dalla società mainstream. Il museo si propone quindi di essere uno spazio di incontro, di scambio e di riflessione su temi come la multiculturalità, la diversità e la convivenza pacifica tra i popoli.
Il Maam: un esempio di cultura partecipativa e di resistenza
Il Maam non è solo un museo, ma anche un luogo in cui vivere e dare voce ai propri pensieri, un’esperienza collettiva, un progetto culturale partecipativo e aperto alla comunità. Grazie alla sua presenza nel quartiere di Tor Sapienza, Il Maam è diventato un luogo di aggregazione e di dialogo tra diverse culture e comunità, un’occasione per promuovere la cittadinanza attiva e la convivenza pacifica tra i popoli. La sua presenza all’interno di un’area dismessa rappresenta un segnale di resistenza e di riscatto della comunità locale.
Il Maam: un museo alternativo e in evoluzione
Il Maam rappresenta un modello di museo alternativo, che si propone di superare le logiche di mercificazione e di spettacolarizzazione del patrimonio culturale, per offrire una visione più autentica e partecipativa della cultura; un luogo vivo e in evoluzione, che si alimenta della creatività e dell’energia della comunità locale e dei visitatori. Se siete alla ricerca di una esperienza diversa dal solito, da cui poter attingere per una crescita personale e per entrare in connessione con con altri individui, il Maam è sicuramente una delle mete da annoverare nella lista dei posti in cui recarsi almeno una volta nella vita.
Photo credits: Jack S published on Tripadvisor