Alla scoperta del quartiere Garbatella: un set cinematografico a cielo aperto

Vivere l’esperienza di un walking tour guidato a Roma nell’animato quartiere della Garbatella è una esperienza che almeno una volta nella vita vale la pena provare.

Rione che ha da poco festeggiato i suoi primi 100 anni di storia, fu ufficialmente fondato il 18 febbraio 1920 dal re Vittorio Emanuele III, che posò la prima pietra nell’attuale Piazza Brin.
Sviluppatosi tra il 1920 e il 1935, il quartiere della Garbatella venne progettato inizialmente per offrire un supporto abitativo a tutta l’area commerciale che si stava sviluppando attorno alla zona dell’adiacente Porto Fluviale.
Suddiviso in 62 lotti, il rione fu affidato dall’Istituto Case Popolari (ICP) a diversi architetti e ingegneri, quali Gustavo Giovannoni, Massimo Piacentini, Innocenzo Sabbatini e successivamente anche Costantino Costantini, Plinio Marconi e Gian Battista Trotta.

Il modello della città giardino


Il modello ampiamente condiviso all’epoca denominato “città giardino” che doveva fungere da modello per il neonato quartiere, si basava sulla costruzione di piccoli villini economici con giardino privato ed alcuni fabbricati più grandi, dal caratteristico colore rosso, per un totale di 40 palazzine con 190 alloggi. Lo stile utilizzato è quello del “barocchetto romano”; alcuni elementi come cancelli, comignoli, finestre e fregi in rilievo caratterizzano le costruzioni della Garbatella.

Se la sua origine edilizia è ben testimoniata dai documenti dell’epoca e dalle testimonianze arrivate fino a noi, ancora piuttosto incerta è l’origine del suo nome, ma oggi l’opinione più diffusa è che il quartiere abbia preso la sua denominazione dalla proprietaria di una “garbata ostella”, successivamente abbreviato in “Garbatella”.

Lotti, palazzetti, casupole, saliscendi e piazzette, scorci suggestivi, piccole botteghe e locali alla moda… la Garbatella è decisamente un quartiere diverso da ogni altro di Roma, un set cinematografico a cielo aperto in eterno cambiamento, in cui ogni vicolo, ogni angolo racconta qualcosa di sé e della sua anima popolare, lontana dai ritmi caotici che scorrono a poche centinaia di metri da lei. Un rione sospeso nel tempo, ancora cadenzato da ritmi dal sapore antico, ma che ha saputo trovare, specialmente negli ultimi anni, una sua identità intellettuale con i suoi Teatri, il Palladium e l’Ambra alla Garbatella, e i suoi centri culturali.

Oggi la Garbatella è uno dei rioni più in fermento della città: spettacoli, street art, set cinematografici ed eventi non fanno che susseguirsi uno con l’altro senza intaccare la bellezza del quartiere.

Vivace ma quieta, popolare ma esclusiva, tradizionale ma alla moda, la Garbatella vive di questi continui ossimori e dimostra di starci decisamente a proprio agio, con la consapevolezza che è proprio la sua natura intrinseca a renderla così affascinante, sia per i turisti che la visitano e ne rimangono estasiati, sia per i romani che hanno imparato a frequentarla e ad amarla.

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